Le navette per l’orbita partivano dal Terminale Stellare alle nove precise, e già dalle prime ore del mattino le strade si riempivano di studenti con uniformi dai colori diversi: blu per gli specialisti di astrofisica, grigio per i futuri piloti, verde per i biotecnici. Aris indossava ancora la sua vecchia uniforme nera, leggermente troppo corta dopo l’estate.
Il terminale sembrava una cattedrale di vetro e metallo. Grandi archi luminosi segnavano i varchi di sicurezza, e file di droni scivolavano in silenzio tra i passeggeri. Ogni anno il viaggio verso l’Accademia Orbitale di Helios cominciava da lì: un’immensa stazione, affollata e rumorosa, ma intrisa di aspettative.
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La Scuola oltre l’Orbita
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Buon anno scolastico